Il più importante museo d'arte del Portogallo è installato nel seicentesco palazzo del conte di Alvor, anche chiamato Palácio das Janelas Verdes (“finestre verdi”). La collezione di pittura portoghese, dal XV secolo alla prima metà del XIX, comprende il “polittico di São Vicente” (1460), capolavoro di Nuno Gonçalves, opera fondamentale del primo periodo della pittura nazionale. Scultura, ceramica, arredi e oreficeria completano il panorama dedicato all'arte portoghese. Interessante è la sezione dedicata alle “tracce portoghesi nel mondo”, con produzioni dalle terre raggiunte dai grandi navigatori: oggetti dalla Sierra Leone e dal Benin, arte Namban del Giappone, “biombos” (paraventi dipinti) e oggetti in lacca del periodo dei primi viaggi nella terra del sol levante, quando navi, capitani e semplici marinai divennero i soggetti delle raffinate pitture di artisti locali. Nella collezione d'arte dagli altri Paesi europei spicca una raccolta di pittura dal XIV al XIX secolo, con opere di Piero della Francesca, Morales, Tintoretto, Murillo, Zurbarán e capolavori quali il “Trittico delle Tentazioni di S. Antonio” di Bosch e il notevole “S. Girolamo” di Dürer.