È vero, di labirinti rassicuranti ne esistono pochi, ma questo enigmatico e controverso groviglio formato da 2700 blocchi di cemento scuro ha una intensità che va oltre la capacità di trovare o meno la via d’uscita. Inaugurato nel 2005 a ricordo delle vittime dell’Olocausto, questo monumento alla memoria copre una superficie di quasi 2 ettari e sorge su un terreno ondulato che offre scorci sempre diversi a chi vi si inoltra. La classica targa lucidata a ricordo non avrebbe avuto lo stesso effetto. Introspezione, autocoscienza, una riflessione tutta personale sulla crudeltà di cui è capace l’uomo. Per non dimenticare.