Al centro dell'Addizione Erculea, in corrispondenza del cosiddetto Quadrivio degli Angeli, sorge il palazzo che fu commissionato nel 1493 da Sigismondo d'Este, fratello del duca. È un edificio sontuoso e straordinario per il rivestimento delle due facciate, costituito da oltre 8000 bugne a forma piramidale, in marmo bianco e rosa, donde l’appellativo di Palazzo dei Diamanti. Guido Piovene, nel suo Viaggio in Italia, sostiene che il palazzo riluce “di un grigio argento splendente e nelle giornate fredde brilla come di ghiaccio”. È il risultato sorprendente dell’effetto prospettico, sfruttato coscientemente dall’architetto Biagio Rossetti, che proprio per questo prevede una singolare decorazione sullo spigolo – splendide candelabre e un grazioso balconcino – per accrescerne l’effetto. Il palazzo, acquistato dal Comune nel 1832, presenta al piano terreno spazi adibiti ad importanti esposizioni temporanee, organizzate da Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara: al primo piano l'edificio ospita, invece, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che offre una rassegna d’altissimo profilo dell’arte cittadina dal XIV al XVI secolo.