Costituitasi nel 1928 attorno a un più antico nucleo di pitture venete, la raccolta è andata via via arricchendosi con acquisti, donazioni e depositi.<br>Gli ambienti rinnovati, con splendide viste sulla città medievale e sul Porto vecchio, danno modo di leggere un'interessante serie di opere pugliesi: sculture (dall'XI secolo), tavole (dalla fine del XII secolo), dipinti dal '500 all'800. Si notino le icone provenienti da Bisceglie (soprattutto le Storie della vita di S. Margherita), il S. Pietro martire di Giovanni Bellini, la Madonna col Bambino e i Ss. Antonio ed Enrico di Paris Bordone, S. Rocco e gli appestati del Tintoretto, la Madonna in gloria con le Ss. Orsola e Caterina del Veronese.<br>Tra le numerose presenze napoletane figurano Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro, Luca Giordano, Nicola Malinconico, Giuseppe Bonito e un cospicuo nucleo del molfettese Corrado Giaquinto. I dipinti dell'800 svelano la vivacità della pittura pugliese, vicina ai temi che si svolgono all'Accademia di Belle Arti di Napoli (lo documentano quadri di Francesco Netti, Gioacchino Torna, Giuseppe De Nittis), mentre la collezione Grieco mostra opere di Giovanni Fattori, Giorgio Morandi, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Tranquillo Cremona.