La chiesa di S. Maria di Ronzano sorge isolata con la fronte rivolta al Gran Sasso.Eretta attorno al 1170, è una delle più interessanti chiese romaniche dell'Abruzzo. La facciata, a timpano, con gli spioventi delle ali laterali più bassi, ha il corpo mediano leggermente avanzante, sul quale, inferiormente, si vede l'attacco di un portico a tre arcate, mai costruito. Il portale rettangolare è sormontato da una grande finestra circolare. Le porte laterali sono sormontate da monofore, anche queste murate. La testata del transetto sin. ha la metà inferiore spartita in tre arcate cieche su lesene, mentre quella superiore ha tre monofore, di cui una chiusa da transenna a grata e un'altra con cornice riccamente ornata. Nel retro, quattro arcate cieche e, nel mezzo, una bella *monofora chiusa da transenna formata da una scacchiera a traforo, circondata da una fascia a girali e da un arco impostato su due colonnine, come nelle chiese pugliesi; altre cinque piccole monofore, di cui una con transenna, illuminano gli ambienti dietro le absidi. L'interno, solenne, mostra i segni di un incendio che calcinò le pietre delle tre navate, risparmiando il transetto e le absidi affrescate, lo stesso incendio che distrusse nel 1183 l'annesso monastero benedettino. Le navate sono divise da pilastri cruciformi, con archi a pieno centro e a doppio giro. Il transetto e due delle absidi sono decorati da *affreschi, interessantissimi perché scevri da influenza bizantina e perpetuanti piuttosto la tradizione della pittura paleocristiana. Due are pagane funzionano da altari. Le absidi laterali sono spostate verso la linea assiale della chiesa per lasciare il posto a due porticine, dalle quali si passa nell'ambulacro, alle spalle dei recinti absidali.