Nel nome ricorda l'abito indossato dai fanciulli abbandonati (tra cui Alessandro Scarlatti) che venivano accolti e istruiti al catechismo e al canto nell'annesso conservatorio, fondato nel 1583. A memoria del legame con l'antico conservatorio la chiesa ospita ancor oggi concerti di musica classica. Nella terza cappella destra, Sacra famiglia di Battistello Caracciolo; nell'abside, Invenzione della Croce di Luca Giordano; nel transetto sinistro, tele di Giacinto Diano (1781); nella quinta cappella sinistra, Angelo custode di Filippo Vitale; in sagrestia, Adorazione dei pastori di Giovanni Do.