Sulla strada (cardine) principale si aprono diversi ambienti: l'erario, dove era custodito il tesoro pubblico della città e nove botteghe artigianali che mostrano alcuni strumenti dell'attività commerciale, come ad esempio un forno e vasche per la tintura dei tessuti. Alla fine del cardine, sulla destra sono i resti del criptoportico o mercato coperto, con banconi in muratura per l'esposizione delle merci. Si accede quindi a un grande ambiente a volta, in cui si può riconoscere una monumentale opera idraulica di età tardo ellenistica, utilizzata per incanalare il flusso delle acque. Accanto si apre una successione di vani comunicanti (riconoscibili i rifacimenti murari di età tardo antica e medievale) con pavimento a mosaico e una vasca-fontana, che probabilmente appartenevano in parte a una “schola”, edificio adibito a riunioni religiose o commerciali.