Grandiosa costruzione in laterizi del sec. XVI, dalla nuda facciata, è sormontata da 8 cupole, alcune con statue metalliche di santi. Vasto l'interno, di solenne architettura, a tre navate su pilastri. Dal transetto destro si accede al sacello di S. Prosdocimo*, avanzo della primitiva basilica del sec. V- vi, con l'antica iconostasi marmorea (sec. VI) su di un lato. Il coro vecchio*, del 1462, già abside della chiesa precedente, ha preziosi stalli intarsiati del 1477; nei locali attigui, terracotta del sec. XV (Madonna col Bambino*), una lunetta* e l'architrave del portale romanico (circa 1080) della chiesa antica, con pregevoli sculture. Nell'abside, coro* in noce intagliato e scolpito nel 1566 e Martirio di S. Giustina*, grande pala di Paolo Veronese (1575 circa). Nella 2ª cappella sinistra, S. Gregorio Magno libera Roma dalla peste*, di Sebastiano Ricci.