La basilica fu iniziata su disegno di Pellegrino Tibaldi nel 1577, quando la città era sotto gli spagnoli; la sormontano l'ardita cupola a pinnacolo, alta m 121, di Alessandro Antonelli (1888), e il campanile di Benedetto Alfieri del 1786. Nell'interno: nella 1ª cappella destra, affreschi e Giudizio universale, tela del Morazzone; dal transetto destro si accede a una ricca cappella barocca (1674-1711), con l'urna di S. Gaudenzio, patrono della città; nella 2ª cappella sinistra, polittico* di Gaudenzio Ferrari (1516); nella 1ª, affreschi e Sconfitta di Sennacherib, tela di Tanzio da Varallo (1629).