Il palazzo fu commissionato a Giuseppe Piermarini nel 1772 da Alberico XII di Belgiojoso d’Este, ed è una delle realizzazioni più vaste e tipiche del neoclassicismo lombardo. Oltre la fronte a lesene su basamento bugnato, con corpo centrale rilevato da semicolonne cui sovrasta un frontone a timpano, l’edificio si articola su tre corti, la maggiore con due ali di portico su colonne doriche.