Costruita a partire dagli anni Ottanta del XIII secolo, costituisce uno dei più interessanti monumenti medievali della città soprattutto per il suo apparato di affreschi originali su piloni, volte e pareti, assai ben conservato. La facciata, incompiuta nella parte superiore, è ‘a vento’ - ovvero con bifore aperte sul cielo e non sull’interno; il grande rosone marmoreo ‘stacca’ rispetto al rosso del laterizio; il protiro ogivale è aggiunta quattrocentesca. Nell’interno, a croce latina con tre navate divise da bassi pilastri, archi ogivali e volte a crociera, si percepisce il passaggio dai modi romanici alla prima stagione del gotico. Gli affreschi votivi, tutti databili fra ’300 e ’400, sono attribuibili ad artisti locali che mostrano buona conoscenza della lezione giottesca (i quattro evangelisti su fondo blu stellato nelle vele della volta centrale del transetto) ma anche stretti rapporti con la tecnica della miniatura coeva, caratterizzata da colori piatti e dalla cura decorativa (vita di S. Giovanni Damasceno nei sottarchi della quarta e della quinta volta della navata sinistra). Sul secondo pilone destro, la Madonna di Ada Negri è quella cantata dalla poetessa lodigiana (1870-1945) che è sepolta qui, nella navata sinistra. Nel transetto destro, sopra la tomba di Antonio Fissiraga, morto nel 1327, è un notevole affresco anonimo coevo (Madonna col Bambino, santi e Antonio Fissiraga). I dipinti della cappella Bononi (nel transetto destro) sono opera di Francesco Carminati (1530 circa); le storie di S. Bernardino da Siena nella cappella di S. Bernardino (sesta campata a destra) di Gian Giacomo da Lodi (1474).