La Villa, che prende il nome da un grande albero ivi situato, fu progettata alla fine del ’700 da Simone Cantoni per Innocenzo Odescalchi e ampliata nell’800. Di proprietà comunale, è adibita a sede di importanti mostre, congressi e incontri internazionali. Tra i numerosi ambienti interni di raffinata eleganza, il salone da Ballo, ornato da statue e affreschi tardosettecenteschi, la sala delle Nozze e la cappella, decorata da Giocondo Albertolli. Nel grande parco aperto al pubblico sono sistemati un elegante ristorante, un circolo tennistico, un Lido. La passeggiata di Villa Olmo venne realizzata nel 1957 per collegare tra loro, partendo da piazzale Somaini al termine di viale Puecher, alcune delle ville patrizie costruite tra Como e Cernobbio in età barocca e neoclassica: le neoclassiche villa Pallavicino ora Scacchi (privata), villa Resta Pallavicini (detta la Rotonda), la barocca villa detta la Gallia dal nome del nipote del cardinale Tolomeo Gallio, per cui fu costruita (ora di proprietà pubblica), e l’elegante villa Mondolfo. Sul lungolago a nord di villa Olmo, si allineano altre due residenze patrizie: villa del Grumello, che accolse Foscolo e Alessandro Volta, ora sede di iniziative culturali e scientifiche; la circonda un bel parco. Segue villa Sucota, neoclassica, sede di mostre, corsi e convegni dedicati all'arte contemporanea e allo studio dei tessuti.