Tra le principali e le più animate della città, frequentata la sera dalla gioventù cittadina e multietnica, vi prospettano la chiesa del Gesù Nuovo e gli edifici della casa dei Gesuiti. Nel centro dell'emiciclo, scelto come location di film indimenticabili, come L'Oro di Napoli e Matrimonio all'italiana, s'innalza la guglia dell'Immacolata, sorta di "pietrificazione" delle innumerevoli macchine da festa che venivano montate per trasformare il volto della città in età barocca. La vollero, nel 1747-50, i Gesuiti, che fissarono nelle forme scultoree la loro passione devozionale per l'Immacolata Concezione (le sculture di Santi gesuiti e Storie mariane sono di Matteo Bottighiero e Francesco Pagano). Medaglioni, festoni e angeli affollano i vari livelli della struttura piramidale sulla cui cima trionfa la statua in rame della Vergine Immacolata, a cui ogni 8 dicembre la città rende omaggio ponendo sulla sommità della guglia un fascia di rose.