Fulcro del paese è questa piazza, tenuta a giardino e sulla quale affacciano vari edifici religiosi che le conferiscono, oltre a un aspetto insolito, notevole qualità ambientale. La domina scenograficamente dall’alto la parrocchiale di S. Giacomo Maggiore, dall’aspetto vagamente arabeggiante per il candido intonaco e per la sorprendente copertura a cupolette; all’interno, con finissimi stucchi dorati, si conserva un bel battistero ligneo settecentesco. Addossata all’abside della parrocchiale è la seicentesca chiesa di S. Croce, mentre sul lato opposto della piazza sorgono la chiesa del Rosario, anch’essa seicentesca, e quella delle Anime (del XVIII secolo), con copertura cupolata e bel portico laterale. Da questa chiesa si sale alla piazza Asproni, cuore del rione Palatzos Betzos (palazzi vecchi), cosiddetto per la presenza della torre in pietra scura, superstite del castello medievale, e di non poche abitazioni di nobile origine. In una di queste, la seicentesca e ristrutturata casa Guiso di via G. Musio, ha sede il curioso e composito Museo «Giovanni Guiso», che comprende fra l’altro una preziosa collezione di teatrini d’epoca, disegni della Scuola romana (Scipione, Mafai, Raphael), un’interessante raccolta di abiti da scena, libri rari di argomento sardo e opere d’arte di artisti senesi.