Tra le più belle piazze di Napoli, è animato luogo di ritrovo diurno e notturno, per i bar e la miglior pasticceria napoletana: sfogliatelle, babà, pastiere pasquali o dolci “ministeriali" (soste irrinunciabili sono il Gran Caffè aragonese e Scaturchio, locale dove la parola sfogliatella fa rima con poesia). L'emiciclo fu aperto nel XV secolo da Alfonso I d'Aragona - a cui si deve la grande scalinata in piperno (rifatta nell'800) a fianco dell'abside della chiesa domenicana - per dare maggior risalto alla chiesa di S. Domenico, luogo di sepoltura dei sovrani aragonesi. La definiscono notevoli esempi di edilizia civile, come il palazzo Saluzzo di Corigliano (N. 12), oggi sede di dipartimenti dell'Istituto universitario orientale, che conserva sontuosi ambienti con decorazioni (1734-41) culminanti nel cabinet del Duca, uno degli interni rococò più belli e meglio conservati della città. Di fianco, al N. 9, il palazzo di Sangro ha un bel portale seicentesco, quattrocentesco è invece quello del palazzo Petrucci (N. 3). Al centro della piazza, la guglia di S. Domenico fu edificata nel 1658 su disegno di Francesco Antonio Picchiatti.