È il polo dei trasporti terrestri da e verso la città. L’uniformità monumentale è nel segno dell’eclettismo che caratterizza gran parte dell’edilizia urbana della seconda metà dell’Ottocento. Qui si trovano la stazione ferroviaria, di gusto neorinascimentale (Heinrich Ferstel, 1878), e l’ex silos granario (1890) oggi terminal degli autobus extraurbani. Lungo il perimetro della piazza, palazzi dal sapore austriaco, se non addirittura berlinese: sul lato destro guardando la stazione, l’imponente palazzo Parisi, disegnato nel 1907 dall’architetto viennese Schachler, mentre l'intero isolato successivo è occupato da palazzo Economo, progettato nel 1884 da Giovanni Scalmanini e Leonardo Zabeo, in stile ‘greco-egizio’ vicino al gusto tedesco del tempo, e oggi sede di uffici pubblici. <br>Palazzo Economo ospitava la Galleria nazionale di Arte antica, le cui opere sono ora in deposito o in prestito presso altri musei cittadini, in attesa di essere ricollocate presso un’altra sede. Tra le opere più significative, quelle attribuite ad Antonio Palma, Tintoretto, Lucas Cranach il Vecchio e quelle di Veronese e Canaletto. Della Galleria era parte anche il salone Piemontese, tuttora visitabile nella sua collocazione originaria, acquistato dagli Economo negli anni Venti del ’900 da antiquari piemontesi e proveniente, secondo una dubbia tradizione, dal castello di Racconigi.<br>Al centro della piazza, in un giardino, è il monumento a Elisabetta d’Austria, la moglie di Francesco Giuseppe nota come Sissi.