Uno dei più vasti e caratteristici campi di Venezia, quasi ‘fuori scala’ rispetto alla misura della città, fu storico teatro di feste popolari e di giochi, caccie al toro, parate, documentate in dipinti; ancora oggi è piacevole spazio di socialità e luogo di iniziative ed eventi. Vi sporge l’abside della chiesa di S. Polo, opposta alla quale corre una lunga palazzata curvilinea come il rio, interrato nel 1761, che un tempo la lambiva. Spiccano il palazzo Maffetti-Tiepolo (1712) di Domenico Rossi; i gotici palazzi Soranzo, nei quali si legge il passaggio da modi ancora trecenteschi a forme del gotico fiorito; il palazzo Donà, del primo ’500. Opposto, sul fronte occidentale del campo, si vede l’angolo dell’imponente palazzo Corner Mocenigo, opera di Michele Sanmicheli la cui facciata principale è sul rio; accanto si allineano l’edificio neoclassico con statue sulla balaustrata dell’ex tipografia Tasso (1840) e, al N. 2168, quello di un’ex fabbrica di birra di cui rimane l’insegna a mosaico.