È il cuore di Siena, salotto buono dei cittadini e luogo di sfogo delle passioni dei contradaioli: qui ogni anno, il 2 luglio e il 16 agosto, si corre il Palio.<br>La piazza fu creata tra 1327 e 1349 per iniziativa del Governo dei Nove, e ha la forma di una conchiglia scandita in nove spicchi. È pavimentata in mattoni rossi a coltello, e circondata da un perimetro lastricato in pietra serena. Il suo skyline è fissato nell’immaginario collettivo dalla sagoma slanciata della torre del Mangia e dal profilo di Palazzo Pubblico. <br>In origine spazio adibito ai mercati, la piazza si trova nel punto dove la via che proveniva da Roma toccava a valle la città. Acquisì una funzione pubblica vera e propria sotto il governo dei Nove, con la costruzione del Palazzo Pubblico (1298-1310). Da allora il suo aspetto è stato sempre rigorosamente regolamentato. <br>In posizione rialzata rispetto alle nervature della piazza, la fonte Gaia fu realizzata da Jacopo della Quercia tra 1409 e 1419. Si trova nel luogo dove sin dal 1346 una fonte precedente faceva sgorgare l’acqua dei ‘bottini’, un sistema di venticinque chilometri di gallerie e di cisterne sotterranee che ancora oggi convogliano in città l’acqua delle campagne. I pannelli marmorei originari che decorano la fonte, sostituiti da copie nel 1869, sono custoditi a S. Maria della Scala. <br>Tra gli edifici d’epoca attorno, alcuni ristrutturati nel ’700 e modificati in forme neogotiche nel ’800, stretti vicoli collegano con le vie circostanti. Spiccano il maestoso palazzo Sansedoni, con trifore gotiche, e il medievale palazzo d’Elci, con interventi cinque-seicenteschi.