È il cardine di un quartiere eletto a residenza dall’alta borghesia milanese già alla fine dell’800, disseminato di ricche architetture. Nel 1859, durante la seconda Guerra d’indipendenza, gli austro-ungarici che controllavano Lombardia e Veneto furono sconfitti da piemontesi e francesi nella decisiva battaglia di Magenta. Per celebrare l’avvenimento, il nome fu dato al vecchio viale di Porta Vercellina, che dal centro storico si dirige in direzione ovest. Al n. 24 di corso Magenta spicca il capriccio rococò (1763) di palazzo Litta, edificio iniziato nel 1648 da Francesco Maria Richini per il conte Bartolomeo Arese.