Archi, balconi, logge, portali con decori rococò: mosse linee settecentesche compongono un quadro uniforme in questa piazza, che rappresenta il fulcro cittadino. Tra gli edifici che vi prospettano il palazzo di Città (Pretura), ricostruito in forme rococò dopo il terremoto del 1743, il Sedile (seconda metà del XVII secolo), con la statua di S. Gregorio Armeno, uno dei protettori della città con S. Michele e S. Antonio di Padova, e la settecentesca chiesa di S. Trifone, in onore del santo che liberò la città da un'invasione di vespe. Nel centro della piazza si erge l'alta guglia dell'Immacolata, ricca di fregi, festoni e cuspidi, eretta nel 1769 come ringraziamento per lo scampato pericolo del terremoto. Più antica è la chiesa di S. Domenico, nella vicina, omonima piazza.<br>Proseguendo da piazza S. Domenico per via Sambiasi, con la mossa facciata della chiesa della Purità (1722), e via Zuccaro, si raggiunge la chiesa di S. Oiara, annessa a un monastero francescano fondato nel 1265. L'aspetto attuale del complesso è però quello barocco, dovuto alle profonde ricostruzioni dei secoli XVII e XVIII. Sopra gli altari barocchi spiccano le grate dalle quali le monache potevano assistere - non viste - alle funzioni religiose.<br>Per via Amendola si raggiunge piazza Cesare Battisti, dominata dal lungo prospetto ottocentesco del castello degli Acquaviva, oggi sede municipale. Eretto nella seconda metà del XV secolo come dimora ducale e rifatto dopo il terremoto del 1743, ha pianta quadrangolare con poderosi torrioni aggettanti dagli spigoli.