Tra le più felici espressioni urbanistico-spaziali del rinascimento, la piazza fu aperta tra il 1490 e il 1492 per Ludovico il Moro come magnifico ingresso d’onore al Castello. La sua straordinaria armonia ha fatto pensare, pur senza prove certe, che all’elaborazione ideale del progetto abbiano partecipato Leonardo e Bramante. Maestranze locali attesero alla realizzazione ingegneristica e artigianale, portando a compimento i tre lati porticati con colonne, capitelli, volte e decorazioni affrescate (poi scomparse sotto un rifacimento di maniera d’inizio ’900). Originariamente i portici erano interrotti in corrispondenza della torre del Bramante e, al posto dell’attuale scalone d’accesso al Castello, una lunga rampa partiva dal centro della piazza consentendo l’ascesa anche a cavalli e carrozze: la rampa fu distrutta nella risistemazione voluta dal vescovo Caramuel, nel 1680, quando venne chiuso il giro dei portici. Circondata da botteghe e residenze di mercanti di drappi e sete, la piazza fu a lungo luogo d’elezione di feste e tornei ducali.