Superato, al N. 74, un palazzo di esuberanti forme liberty, si raggiunge la chiesa di S. Domenico o del Rosario, del 1801, che conserva all'interno resti di un ricco pavimento in maiolica. Di fronte è la chiesa del SS. Salvatore, del 1800, con interno ottagonale arricchito di stucchi e una delicata Madonna col Bambino attribuita ad Antonello Gagini (1532). In fondo alla via si trova la chiesa di S. Giorgio, forse eretta dai Genovesi sec. XI e ricostruita a più riprese dopo il terremoto del 1693 (facciata del 1830); all'interno, Trinità* di scuola fiamminga, attribuita a Rogier van der Weyden (sec. XV) e acquasantiera del 1522.