L’aggettivo «sibaritico» indica metaforicamente qualcosa di più del semplice ‘lussuoso’ o ‘sfarzoso’, ma comprende anche il significato di ‘edonistico’ e ‘voluttuoso’. Questa la fama che, probabilmente a ragione, riscuoteva all’apice della propria potenza la più antica colonia greca della costa jonica, fondata dagli achei nel 730-720 a.C. e distrutta da Crotone, sua concorrente commerciale, nel 510 a.C. Ricostruita nel 444 a.C. con il nome di Thurii, secondo un ‘piano regolatore’ progettato dall’architetto Ippodamo di Mileto, assunse il nome di Copia quando divenne colonia latina (194 a.C.). Nell’assolato paesaggio della piana alluvionale alla foce del fiume Crati, dove gli archeologi l’hanno cercata e scoperta solo mezzo secolo fa, sono visitabili il Parco e l’annesso Museo archeologico nazionale della Sibaritide, che in modo complementare danno un’idea del triplice insediamento. L’area dell’antica città greco-romana si estende su una vastissima superficie, nella quale talvolta le diverse fasi urbane succedutesi nel tempo si sovrappongono