In un piccolo borgo racchiuso fra le colline laziali al confine con Toscana e Umbria, un ristorante con un ambiente che ha il calore e la semplicità di un salotto di famiglia. Immerso nei boschi, un'architettura che si sposa perfettamente con l’ambiente esterno e la cucina della chef Iside de Cesare che, affiancata da Romano Gordini, compagno nella vita e nel lavoro, propone piatti eleganti ma che mantengono l’autenticità delle materie prime del territorio. Un piatto divenuto simbolo della chef sono gli intensi cappelletti di cinta senese con cremoso al Parmigiano e tartufo, ma nella carta si distinguono anche il coregone marinato, affumicato, lattarino dorato e salsa di cetriolo; i pici di farro della valle del Paglia, briciole e buglione di galletto; il tenero di Maremma e fegato grasso alla Rossini. Il servizio in sala è attento e garbato e l’ospitalità si completa con la possibilità di pernottare in alcune stanze nella locanda aggiunta alla struttura, prolungando l’esperienza con una zione con vista sulla val d’Orcia