Molta acqua (dolce del fiume Oglio che costeggia il locale) è passata dal lontano 1925, quando i Santini aprirono un rustico casolare di campagna costruito con canne palustri e adibito a locanda. Da quel capanno alla struttura odierna che per moti rimane forse l’esempio migliore di ristorante italiano, per arredo, accoglienza, confort offerto alla clientela che qui arriva, da tutto il mondo, per godersi il fascino del luogo e della famiglia. Fascino che emana anche dalla cucina, dove Nadia e Giovanni Santini hanno nel tempo perfezionato forma e dettagli di una proposta che interpreta magistralmente il territorio. Dalla lunga lista delle ricette classiche, citiamo i tortelli di zucca mantovani, l’anguilla alla griglia, la lepre alla Royal, il foie-gras d’oca in padella, il gras pistà, la frittata con le erbe e gli agnolini in brodo. La cantina detiene etichette introvabili e millesimati di grandi annate storiche