L'atmosfera è raffinata ma accogliente, l'ambiente è un azzeccato mix di elementi neoclassici a decorazioni e stucchi in oro, la location è particolare, davanti a uno dei collegamenti delle vecchie miniere delle colline Metallifere dell’Alta Maremma. Lo chef Francesco Bracali, con il suo spiccato spirito creativo e l'approfondita conoscenza delle materie prime, elabora i piatti partendo da un gran numero di ingredienti, cercando il punto di equilibrio fra sapori e senso estetico. Come nella rilettura dell’anguilla in saor, con crema di lardo affumicato, pellicola di aceto, gelato di cipolla e zucchine saltate e uvetta; o nei tortelli di piccione, salsa di fegatini di piccione, gel di porto e spugna di nocciole e piccione; o nell’agnello con salsa all’anice stellato, crema di caprino, cavolo saltato con balsamico e cioccolato, composta di albicocche e pepe rosa. Un gran senso dell’ospitalità è alla base del servizio in sala condotto dal fratello dello chef, Luca che cura anche la cantina. Il minimo d'ordine è di tre portate