Immerso nel verde della campagna cremasca, un ambiente sui toni neutri del legno con grandi vetrate che si affacciano al giardino, questo ristorante fonda la sua filosofia nella sostenibilità e nel recupero. Quattro sale dedicate ad acqua, aria, terra e fuoco e un curato dehors per i mesi estivi accolgono i clienti con un servizio curato e puntuale. Dalla carta meritano la menzione il fagottino di Salva Cremasco al forno, in diverse varianti, con miele noci e pistacchi, o peperone alla brace agro piccante e i tagliolini 33 tuorli ai crostacei, con spinacetti e cipollotto novello