Da quasi cinquant'anni questo ristorante è il simbolo dell’alta cucina nel nostro paese e di confort fuori dal tempo. Un locale che ha fatto e continua a fare la storia della cucina italiana mantenendola viva attraverso il sapere di Valentino Marcattilii affiancato ai fornelli dal nipote Massimiliano Mascia a proseguirne il futuro. Quella del San Domenico è una cucina senza tempo che guarda con grande rispetto alla materia prima e alla tradizione, dove tecnica classica e moderato rinnovamento danno stile e armonia a ogni pietanza. Fanno parte dei grandi classici l’uovo in raviolo San Domenico (con burro di malga, parmigiano dolce e tartufo di stagione), il pasticcio di fegato d'oca con gelatina al porto e brioche tostata, e gli immancabili tortellini. Decisamente più contemporaneo il crudo di ricciola al sale di Cervia, gel di yuzu, orto di primavera e gin spray e gli spaghetti di Gragnano con mazzancolle dell’Adriatico, calamari velo e polpa di ricci di mare