Lungo salizzada di S. Stae si trova l’imponente seicentesco palazzo che fu residenza di una delle più antiche e potenti famiglie della città (cui diede sette dogi), donato al Comune dall’ultimo discendente. Il Museo di Storia del Tessuto e del Costume, che vi ha sede, espone abiti e accessori per lo più di provenienza veneziana, espressione della raffinata eleganza cittadina e delle qualità della folta schiera di artigiani (tessitori, sarti, merlettaie, ricamatori) che contribuirono a definirla. Ma un museo stesso è il contenitore, ossia il seguito di stanze del primo piano nobile con soffitti dipinti, affreschi e arredi per lo più settecenteschi, originali dell’appartamento in cui vissero i Mocenigo. Il palazzo ospita anche il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume (e la sua biblioteca) e la Casa del cinema, con una sala per proiezioni e un’altra per la consultazione della cineteca. Dispone inoltre di una biblioteca specializzata nel settore e di una nuova sezione dedicata al profumo costituita da cinque sale con video, evocazione di un laboratorio di profumiere del 500, tecniche di produzioni, una collezione di flaconi e boccette concessa dall'azienda Drom, contenitori di essenze e strumenti di lavoro.