Le acque delle Terme Luigiane pare fossero conosciute già da Plinio; nel Medioevo erano note come aquae calidae tempsae o aquae putidae, più tardi con il nome di fons calidus. La prima testimonianza risale al 1446, quando vennero citate in una lettera di San Francesco di Paola. Ma si dovette attendere l’Ottocento, e in particolare gli studi scientifici del medico napoletano Giovanni Pagano (che ne cambiò il nome in omaggio al principe Luigi Carlo di Borbone), perché venissero descritte le proprietà di queste acque solfureo-salso-bromo-iodiche e il relativo utilizzo terapeutico. Attualmente il complesso – di ottimo livello – è costituito dalle Terme San Francesco, edificate negli anni Trenta del Novecento nei pressi della zona di rispetto delle sorgenti, e dalle Thermae Novae, costruite negli anni Sessanta, e collegate direttamente al Grand Hotel delle Terme dove si trova anche un reparto di fisiochinesiterapia. A integrazione delle cure, va segnalato il centro per la riabilitazione della funzione respiratoria e quello di cura della sordità rinogena.Incastonato nel verde e adiacente alle Thermae Novae, il grande parco termale Acquaviva comprende piscine ad acqua fluente, idromassaggi, nuoto controcorrente, turbodocce e un distributore di fango caldo e humage, dove è possibile fare applicazioni curative en plein air. Completa l’offerta il beauty center (massaggi, ionoforesi, trattamenti viso e corpo) con la linea di prodotti cosmetici Pura, che sfrutta le proprietà delle acque solfuree, dei fanghi vegeto-minerali e delle alghe bianche, unite a essenze vegetali.