Dall'acquisizione di un bene confiscato alla 'ndrangheta, una villetta di tre piani con giardino, è nato a fine 2009 un museo che si propone come luogo per lo sviluppo di una cultura e di una coscienza della legalità e dell'antimafia. Al suo interno, nella varie sale, si trovano installazioni fotografiche e multimediali, dedicate alle vittime della criminalità, ad arresti eccellenti e al rapporto ndrangheta-territorio-cultura. Interessante è, inoltre, il centro di documentazione con una notevole raccolta di materiale legato ai vari processi per mafia che si sono svolti negli ultimi 30 anni, ma anche foto, articoli e libri sul tema, sia di recente pubblicazione che non. Al lavoro di documentazione, si affianca un'intensa attività didattica, attraverso percorsi di teatro, forum, laboratori teatrali, di fotografia o di scrittura sulla cultura mafiosa