Situato nella gola del torrente Isca, comprende un complesso di edifici sorti nel corso degli anni nel luogo ove Francesco aveva fondato la cappella dedicata a san Francesco d’Assisi. Il tutto è preceduto da un ampio e panoramico piazzale, al cui centro si erge un obelisco a ricordo dell’Anno Santo 1950. L’erezione del santuario avvenne nel 1454 e lo stesso Francesco ne diresse i lavori. All’interno, tra le varie opere d’arte, spiccano una tavola di Dirck Hendricksz che ritrae S. Francesco d’Assisi e una Croce d’argento, opera di artisti napoletani della fine del XV secolo. Un’urna accoglie le reliquie di san Francesco, miracolosamente scampate a un incendio a Tours, in Francia, provocato dagli ugonotti nel 1562, e trasportate a Pao­la nel 1935. Il chiostro a doppio ordine di archi (XV-XVI secolo) – ogivali nell’ordine inferiore, rinascimentali nel superiore – ha accesso al convento, in parte sostenuto da un grandioso arco che scavalca il torrente Isca. Fuori dalla chiesa è presente la cosiddetta ‘zona dei prodigi’ che comprende la fornace ove il santo salvò un agnello dalle fiamme, una sorgente d’acqua ritenuta benefica che non cambia di livello, il ponte, la pietra del diavolo e la grotta in cui il santo si ritirava in meditazione e in preghiera. Per accogliere pellegrini e visitatori, accanto all’antico santuario è sorta una nuova grande basilica, consacrata nel 2007.