La città etrusca di Populonia nacque intorno al sesto secolo avanti Cristo dall’unione di vari villaggi sui colli del Molino e del Castello, che esistevano già dall’età villanoviana (nono secolo avanti Cristo).<br>Come testimonia la ricchezza delle tombe nelle sue necropoli, Populonia fu la più florida e potente città mineraria del Mediterraneo. Conquistata dai romani nel terzo secolo avanti Cristo, cominciò a declinare dopo l’assedio di Silla. Quasi disabitata a partire dal quarto secolo dopo Cristo, fu distrutta dai longobardi.<br>La città etrusca nel suo periodo d’oro era divisa in due: in alto sul colle era l’acropoli (resti di mura e di templi); sul mare la città bassa, col porto commerciale.<br>Dal Centro visite di S. Cerbone, una breve passeggiata permette di visitare le tombe a tumulo e a edicola della zona. Tra le sepolture spiccano la monumentale tomba dei Carri (settimo secolo avanti Cristo), a tumulo, in cui sono stati rinvenuti quattro dei cinque letti funerari originari, e la tomba delle Pissidi cilindriche (inizio sesto secolo avanti Cristo).<br>Dal Centro visite partono percorsi che permettono interessanti escursioni.<br>La via delle Cave (circa 2 ore) raggiunge la zona dove fu estratta la pietra che servì a costruire la città e poi la necropoli; lungo il percorso, che si svolge nella parte alta dell’area archeologica, si incontrano una serie di tombe a camera.<br>La necropoli delle Grotte, di fronte a una vecchia parete di cava, è costellata dagli imbocchi di tombe a camera di epoca ellenistica (quarto-terzo secolo avanti Cristo). Dal percorso delle Cave si stacca la deviazione per i resti del convento benedettino di S. Quirico, del nono secolo.<br>La via del Ferro raggiunge i resti dei laboratori metallurgici etruschi; da questa si stacca la via della Romanella, che in circa due ore e mezza porta alle mura dell’antica Populonia, per poi salire verso l’acropoli.