Il motto di questi giorni è semplice: «Viva la fotografia». Da leggere, da guardare, da scovare in un archivio o da sentire raccontare, poco importa: viva la fotografia. È con l’idea di avvicinare il pubblico alla fotografia che nasce la PhotoWeek, in programma a Milano dal 5 all’11 giugno. Una manifestazione cui prende parte anche il Touring con appuntamenti di due tipi; visite in archivio e presentazioni di libri fotografici.
I TRE APPUNTAMENTI
Il 6 e l’8 giugno l’Archivio fotografico Tci propone due visite guidate gratuite per scoprire “Il contributo dei soci fotografi alla formazione dell’Archivio” (prenotazioni esaurite). 
Negli stessi giorni la fotografia arriva anche in libreria, con tre presentazioni di volumi fotografici che si terranno al Punto Touring di corso Italia 10. Il 6 e l’8 giugno dalle 18.30 si parlerà rispettivamente di «Warum die Zeit?» , un viaggio fotografico sulla Berlino dopo la caduta del Muro di Roberto Toja, e di Image 2000-2008 della fotografa svedese Ewa Mari Johansson. Mentre il 14 giugno, in coda alla Photoweek, sarà l’occasione per presentare “Riflessi d’inchiostro e di luce” di Massimo Cangelli.
I LIBRI
«Warum die Zeit?», il volume di Toja, è una raccolta di immagini realizzate a Berlino nel giugno del 2009: vent'anni dopo i primi disordini che portarono al crollo del Muro, vent’anni dopo dalla fine di una città, di una nazione, di un'Europa tagliata in due. «Osservo e vivo la città ex-socialista, i suoi quartieri ancora così smaccatamente legati a quell’organizzazione urbanistica di regime, eppure in così rapida e continua mutazione. Mi interessano i quartieri popolari di Pankow, la vita all'interno del MauerPark, i centri sociali, gli edifici ancora segnati dall'ultimo conflitto Mondiale» racconta Toja. Si tratta di immagini-ricordo in un bianconero essenziale e contrastato. «Immagini rubate, come vuole la cosiddetta fotografia di strada, – scrive Toja – ma spesso vagliate dall'osservazione disincantata di quanto poteva circondarmi, di quanto, in quell'occasione, potevo incontrare».
L’8 giugno è la volta della fotografa svedese Ewa Mari Johansson, che presenterà il suo volume Images 2000-2008, pubblicato da Silvana editoriale. Una ricerca sul bianco e nero, un percorso che va dall’architettara al nudo fino alla ricerca naturalistica, alla ricerca costante di un rapporto con la superficie, sia che sia quella della pelle che della roccia.
Chiude il trittico, il 14 giugno, sempre alle 18,30, Riflessi d’inchiostro e di luce, di Massimo Cangelli. La vista per un fotografo è tutto. Perderla è più di un dramma. Massimo Cangelli, fotografo, in seguito a un incidente stradale ha vissuto questo dramma.
Nei mesi della riabilitazione tutto è tornatO lentamente a posto, solo la vista ha richiesto un po’ più di tempo. Ma la vista per un fotografo è tutto, per questo Massimo ha cercato nella fotografia la forza per ricominciare a vivere. Un libro per raccontare la paura e la voglia di ricominciare, attraverso le fotografie che Massimo Cangelli ha scattato nel corso degli anni e le parola di Anna Paola Lacatena, che ha scritto la storia che lui le ha raccontato.