Riprendiamo le fila della nostra rubrica "un vino, un weekend", ovvero dove trascorrere qualche giorno di vacanza con la (valida) scusa dell'amore per i tannini.

Dopo la cantina Roccafiore di Todi, in Umbria, ci spostiamo decisamente più a sud a scoprire una località e un'azienda agricola che affondano le loro radici nel passato, quando la terra che li ospita, la Calabria, era conosciuta come Magna Grecia. Siamo a Strongoli, minuscolo centro del Crotonese sulle colline a pochi chilometri dal mare, lungo la costa ionica della Calabria, tra Cirò Marina e Capo Rizzuto. Di origine antichissima, era già noto al tempo dei greci come Macalla e divenne Petelia per i Romani. Un territorio che le testimonianze storiche vogliono abitato fin dal secondo millennio avanti Cristo.

«Nel 1973 mio padre ha acquistato la tenuta baronale in contrada Dattilo, impiantando accanto agli ulivi i primi vigneti», racconta Susy Ceraudo. Oggi l'azienda agrituristica Ceraudo, rigorosamente a conduzione familiare, si estende su 60 ettari: 20 a vigna, 38 a ulivo e 2 ad agrumi. Sui rilievi collinari si trovano uve chardonnay, greco bianco e mantonico; più in basso si trova il gaglioppo, vitigno autoctono, e il cabernet sauvignon. In via sperimentale si sta iniziando la produzione anche da uve magliocco e pecorella. Rossi, bianchi e rosati escono con la Igt val di Neto.

I nomi dei vini richiamano ancora una volta il mondo classico: i bianchi Imyr e Petelia, il rosso Petraro. Poi c'è un rosato da uve gaglioppo 100%, chiamato Grayasusi: capriccioso e di carattere, papà Roberto l'ha voluto dedicare fin dal nome alla figlia. Abbiamo apprezzato anche il rosso Dattilo, gaglioppo in purezza che fa due anni in botti di rovere. Profumati e corposi, come solo i vini del Sud sanno essere. Vigneti e oliveti sono coltivati senza l'ausilio di prodotti chimici, e tutte le fasi della produzione sono gestite internamente. Qui nasce anche un olio pluripremiato. «Siamo stati i primi a produrre olio biologico in Calabria», racconta con orgoglio Roberto Ceraudo. «Era il 1981. Il vino è arrivato nel 1994, poi sono partiti l'agriturismo e il ristorante.»

Nel piccolo borgo è stato realizzato un agriturismo diffuso, in villette in pietra all'ombra di alberi secolari - ulivi, pini marittimi, limoni e melograni. E per chi non ha voglia di raggiungere il mare, che comunque dista appena 8 km, c'è una bellissima piscina. Nei locali dell’antico frantoio c'è poi il ristorante Dattilo dove Caterina Ceraudo valorizza materie prime del territorio, rigorosamente legate alla stagione. «Felice è colui che fa felici gli altri» è la scritta che accoglie gli ospiti all'agriturismo. Una dichiarazione d'intenti che qui viene orgogliosamente rispettata.

Azienda agrituristica Dattilo
Contrada Dattilo, Strongoli Marina (Crotone),
Tel. 0962.865613; www.dattilo.it