In Trentino c’è da sempre un rapporto forte tra ambiente, offerta turistica e sport, inteso non solo come agonismo ma anche come pratica alla portata di tutti. Ne è un esempio la scelta della Provincia autonoma di Trento, che risale addirittura al 1988, di realizzare una vera e propria rete di piste ciclopedonali che oggi innerva tutto il territorio e che contribuisce a un sistema di mobilità più rispettoso dell’ambiente e della qualità della vita.

LA RETE DI CICLABILI
Lo sviluppo di questa infrastruttura ha raggiunto i 438 chilometri; di questi, 359 sono classificati “Family”, quindi particolarmente adatti alle famiglie. E la gente mostra di gradire, visto che nel 2015 sono stati registrati oltre un milione e 800 mila passaggi, di cui oltre un milione e mezzo da parte di ciclisti. Il segreto? Recuperare il valore della lentezza e della - moderata – fatica, e apprezzare meglio, in sella ad una bicicletta, le bellezze naturali, la cultura, l’arte e la storia del Trentino. Per questo è di aiuto anche una specifica segnaletica.

Lungo il tragitto non mancano poi aree di sosta attrezzate con tavolini, panchine, fontanelle e nelle vicinanze parcheggi per lasciare l’auto e passare alle due ruote. Vere e proprie oasi di ristoro, assistenza e informazione sono poi gli undici “Bicigrill” posizionati in ogni valle. Per facilitare la scelta dei percorsi, all’inizio di ogni pista è posto un contrassegno che individua i tre gradi di difficoltà: verde, quindi facile e adatto anche ai bambini; giallo, adatto a famiglie con bambini mediamente esperti nell’uso della bicicletta e rosso, dove la pendenza richiede un notevole impegno fisico e una particolare abilità nella conduzione del mezzo.

LUNGO IL LAGO DI GARDA

Sono inoltre in corso i primi contatti per realizzare un ambizioso progetto, che coinvolgerà anche Lombardia e Veneto, per il completamento dei percorsi ciclabili e ciclopedonali che si snodano lungo le rive del lago di Garda, che intanto sono stati oggetto di un protocollo di intesa per la realizzazione di un percorso ciclabile sulla viabilità esistente, denominato “Garda BY Bike”, con valenza turistico-culturale e ambientale, firmato dalle province interessate.

TRASPORTO PUBBLICO E BIKE SHARING

Ma la bicicletta in Trentino non è solamente un mezzo per fare sport, divertirsi e scoprire il territorio. È anche utilizzata come un vero e proprio servizio pubblico di trasporto pensato per decongestionare il traffico urbano, senza vincolI di percorso e di orario, che costa solo 15 euro all’anno.

Sono oltre 1000 gli utenti iscritti al servizio di bike sharing “e.motion”, che ha preso il via nel giugno 2014. In Trentino sono disponibili 132 biciclette a pedalata assistita e 65 city bike di tipo tradizionale, utilizzabili con lo stesso badge del trasporto pubblico, dislocate in 33 stazioni: 12 a Trento, 14 a Rovereto e 7 a Pergine Valsugana. Nel 2015 queste biciclette hanno percorso oltre 103.000 chilometri con 54.100 utilizzi. Entro il prossimo mese di giugno il servizio sarà ulteriormente esteso: con altre 8 stazioni e 59 colonnine.

INFORMAZIONI