Il secolo scorso la Gran Bretagna ha prodotto una marea di personaggi che hanno fatto la storia, da Churchill ai Beatles, da Margareth Thatcher a Lady Diana. E ognuno aggiunga il suo, che di certo non sbaglia.
Però, ammettiamolo, nessun personaggio è entrato nella cultura popolare a qualunque latitudine quanto la regina Elisabetta e Bond, James Bond. La regina è la regina, e Dio la Salvi. Bond è Bond e a salvarsi ci pensa da solo, c'è sempre riuscito. È il suo mestiere.
L'EROE DI FLEMING
Nato dalla mente dello scrittore britannico Ian Fleming che scriveva i romanzi durante i suoi annuali soggiorni in Jamaica nella villa di Goldeneye, l’agente 007 è diventato universalmente conosciuto grazie ai film (ormai 24) e alle memorabili interpretazioni di Sean Connery e Roger Moore. Un mito perenne che si rinnova di continuo e mantiene il suo successo, visto che ogni tre, quattro anni esce nelle sale un nuovo episodio della saga che cattura milioni di spettatori.
L’ultimo episodio della serie, Spectre, è del 2015. Girato dal registra Sam Mendes, vede per la quarta volta Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto, e Monica Bellucci tra le Bond girl, è in gran parte ambientato a Sölden, località di turismo invernale nel Tirolo austriaco.
JAMES BOND A SÖLDEN
Proprio qui a dicembre 2017 apre 007 Elements, la nuova installazione cinematografica dedicata a James Bond, costruita nella pancia della montagna del Gaislachkogl a Sölden, che gli amanti dello sci conoscono perché qui si svolge una delle più importanti gare della stagione mondiale. L’installazione si concentra sul film Spectre, riproducendo parte delle ambientazioni girate nella località austriaca. Ma grazie a filmati, proiezioni digitali e altri ritrovati tecnologici si parlerà anche delle altre 23 pellicole che hanno contribuito a costruire il mito dell’agente segreto britannico.
«Il nostro scopo con 007 Elements è raccontare come si fa un film della serie 007 in una maniera moderna, che conquisti lo spettatore. Vogliamo utilizzare una location spettacolare per trasportare gli ospiti nel modo di Bond, facendogli vivere un’esperienza unica e indimenticabile» spiega Neal Callow, creative director di diverse pellicole di 007 e anima del progetto austriaco.
ARCHITETTURE MODERNE
Il tutto all’interno di un fabbricato futuribile progettato dallo studio di architettura Obermoser e scavato nella montagna a 3.050 metri di quota. Due piani e 1300 metri quadrati di superficie con un bassissimo impatto ambientale: l’intero edificio si scopre solo dopo aver attraversato in tunnel d’ingresso, che ricorda una galleria della prima Guerra Mondiale. Resta solo da capire se nella nuova istallazione serviranno il «Vodka Martini agitato, non mescolato», come amava Bond. James Bond.