Non era mai successo prima. Le abbiamo studiate sui libri di storia dell'arte, le abbiamo viste ritratte in decine di manuali e anche di pubblicità: le due opere chiamate "Lo sposalizio della vergine", tra i capisaldi dell'arte rinascimentale italiana, sono ora esposte fianco a fianco alla Pinacoteca di Brera a Milano

LA MOSTRA A BRERA

Le due versioni dello "Sposalizio della Vergine", quella di Raffaello e quella di Perugino, sono infatti a Brera dal 17 marzo al 27 giugno nell'ambito della mostra "Primo dialogo, Raffaello e Perugino attorno a due Sposalizi della Vergine". 

Un'occasione preziosa anche per ammirare Brera nella sua nuova veste. Il direttore della Pinacoteca, James Bradburne, ha dichiarato: "Si tratta di un evento straordinario perché per la prima volta sperimentiamo l'allestimento di una collezione permanente con nuovi colori, nuova illuminazione e nuove didascalie divise in tre tipologie, quelle redatte dai curatori, quelle degli scrittori e quelle rivolte alle famiglie".

L'OPERA DI RAFFAELLO
Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio è un dipinto a olio su tavola (170x117 cm) datato 1504, creato per la chiesa di San Francesco a Città di Castello (Pg) e da tempo conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Raffigura appunto lo sposalizio di Maria e Giuseppe: al centro dell'opera c'è un sacerdote che, tenendo le mani degli sposi, officia la funzione. Come da iconografia tradizionale, dal lato di Maria si trova un gruppo di donne, da quello di Giuseppe un gruppo di uomini, tra cui uno che spezza con la gamba un bastone. Secondo i vangeli apocrifi, Maria era infatti cresciuta nel Tempio di Gerusalemme; quando giunse in età da matrimonio, venne dato a ognuno dei pretendenti un ramo secco, in attesa di un segno divino: l'unico che fiorì fu quello di Giuseppe. Ecco perché il pretendente spezza il suo ramo non fiorito...

L'OPERA DI PERUGINO
Anche lo Sposalizio della Vergine di Perugino è un dipinto a olio su tavola (234x186 cm), databile al 1501-1504 e conservato nel Musée des Beaux-Arts di Caen, in Francia (da cui Brera l'ha ottenuto in prestito appunto fino al 27 giugno). Dipinto per il Duomo di Perugia, richiama la Consegna delle chiavi che Perugino aveva affrescato circa vent'anni prima nella Cappella Sistina. Da non dimenticare che Perugino, nato intorno al 1448, fu maestro di Raffaello, nato quasi quarant'anni dopo, nel 1483: probabilmente l'allievo vide il maestro in opera su questo olio e decise di dare la sua versione, che come potrete notare dal confronto di Brera si discosta in molti particolari. 

Da notare, in entrambe le opere, l'edificio sullo sfondo, vero e proprio simbolo del Rinascimento. Sopratutto nel dipinto di Raffaello, l'eleganza e la coerenza architettonica del tempio dimostrano la conoscenza dell'architettura contemporanea, in particolare gli studi sugli edifici a pianta centrale di Leonardo e Bramante tra Quattrocento e Cinquecento.

INFORMAZIONI
Accanto alle due opere è esposto a Brera anche un terzo Sposalizio della Vergine, quello realizzato da Jean-Baptiste Wicar nel 1825 per sostituire il dipinto di Perugino sottratto alla cattedrale di Perugia.

Pinacoteca di Brera, via Brera 28, Milano
Dal 17/03/2016 al 27/06/2016
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 8:30 alle 19:15