Il nome è di quelli che piacciono sempre ai burocrati di Bruxelles: regolamento europeo sulle informazioni da dare ai consumatori in campo alimentare. In pratica si tratta dell'obbligo per i ristoratori, gli esercenti di bar, gelaterie e qualunque luogo pubblico che somministri alimenti per il consumo di segnalare nel menu la presenza di sostanze allergiche nei piatti e nelle preparazioni. Così se un ristorante serve la cotoletta il ristorante deve aver cura di spiegare che nell'impasto sono presenti uova, sostanze che contengono glutine (il pan grattato) e magari specificare che nella stessa cucina si preparano crostacei o si trattano arachidi.
 
L'EUROPA OBBLIGA I RISTORANTI
Come questo debba essere fatto non è ben chiaro visto che il regolamento è del 2011, ma lo Stato italiano non ha ancora presentato i decreti attuativi che spiegano come operare correttamente e quali sanzioni sono previste in caso di inadempienza. E difficilmente riuscirà a farlo prima del 13 dicembre, giorno in cui in tutta Europa scatta l'obbligo. In diversi Paesi si sono mossi per tempo scrivendo i regolamenti e adattandolo. Così per esempio in Francia gli elementi allergenizzanti devono essere declinati dal cameriere, ma non è obbligatorio indicarli nel menu. Altri Paesi hanno invece adottato delle moratorie e preparano regolamenti specifici. «In Italia invece non ci hanno fatto ancora sapere se dobbiamo fare una comunicazione scritta, orale o a fumetti» ha commentato Marcello Fiore, direttore generale di Confcommercio.

Ancora dunque non si sa se dal 13 dicembre i menu diventeranno lunghi come un canto della Divina Commedia nell'edizione commentata, con glosse, note e spiegazioni varie. O se, come chiedono le associazioni di categoria, se basterà elencare a voce i possibili elementi che provocano allergie presenti in ogni piatto. L'unica cosa certa sono le categorie di cibi allergenici che devono essere segnalati. Sono 14: latte, glutine, uova, arachidi, semi di sesamo, soia, frutta a guscio, sedano, senape, anidride solforosa, lupini, molluschi, pesce, crostacei.

 
8 MILIONI DI ALLERGICI IN ITALIA
Come ben sanno gli 8 milioni di allergici stimati in Italia la legge è importante. Perché sapere esattamente cosa contiene un piatto evita problemi e scenette tragiche. Tipo aver un boccone in bocca e chiedere ai commensali: ma sbaglio o c'è del pistacchio in questa pasta? E tutti a provare, assaggiare, chiedersi se c'è o meno mentre il povero allergico forse autocondizionato sente tutti i sintomi emergere paurosamente.