Per la prima volta nella storia dell’arte si indaga a fondo il concetto del mosaico come scultura. Le raffigurazioni ottenute anche su intere pareti grazie a tesserine colorate sono infatti solitamente pensate per superfici bidimensionali, e Ravenna ne è un esempio per la ricchezza di mosaici che sono in gran parte l’eredità della gloria bizantina di cui è stata capitale. Eppure è proprio la città romagnola a proporre un aggiornamento dell’idea del mosaico come scultura, arrivando a studiare ogni modo di declinazione attuale di questo linguaggio.
Siamo alla V edizione di Ravenna Mosaico, rassegna biennale di Mosaico Contemporaneo, che è partita il 7 ottobre e prosegue fino al 26 novembre in tutta la città: monumenti, musei, chiostri diventano gallerie d’eccezione in cui arte antica e arte contemporanea sono in costante dialogo per evidenziare la ricchezza e l’attualità di una tecnica artistica plurisecolare. Artisti da ogni parte del mondo, convegni, rassegne parallele e approfondimenti, tutto intorno alla mostra principale, che proseguirà anche oltre la Biennale fino al 7 gennaio nel Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna: “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini ad oggi” a cura del prof. Alfonso Panzetta.
“Gli artisti italiani che hanno usato il mosaico come scultura sono molto recenti, partiamo dalla fine degli anni ’30 - afferma Panzetta -. Severini, Sironi, e altri: recuperano il mosaico nell’architettura di regime anche in forma scultorea. Quando li hanno visti in Italia la prima volta per ispirarsi?”. Un’indagine e uno studio approfondito hanno portato Panzetta a capire che al Museo preistorico etnografico Luigi Pigorini di Roma erano contenute, negli anni ’30, quattro sculture atzeche realizzate a mosaico. È da qui che parte una storia di scultori novecenteschi che si ispirano all’Oriente e applicano il mosaico alle forme in 3d, fino alle plastiche mosaicate di Mirko Basaldella. Al Museo d’Arte si possono vedere esposte opere di artisti da Fontana a Paladino, per analizzare tutto il ruolo della Transavanguardia, arrivare fino ai giorni nostri e persino al design di Mendini e Sottass.
Museo Nazionale di Ravenna, un'opera di Clement Miteran
SICIS, LA VOCAZIONE DEL MOSAICO ARTISTICO
Parallelamente, in una città tutta da girare a piedi o in bicicletta, Sicis Destinazione Micromosaico celebra, a Palazzo Rasponi dalle Teste a pochi passi dal Mar, i trent’anni di attività di una delle più grandi realtà del mosaico artistico e una eccellenza del design internazionale quale appunto SICIS (anche questa mostra sarà aperta fino al 7 gennaio 2018). L’azienda si racconta in un percorso museale che ne esplora le competenze e le specificità: nasce 10 anni fa a Ravenna, dove tutt’ora si trova la fabbrica principale, e conta circa 250 dipendenti. Giovani specializzati nelle tecniche mosaicali applicano in Sicis le loro competenze anche per restituire un in senso attuale e contemporaneo al mosaico: ritratti di persone, gioielli, come fondali di piscine o intere spa. “Si può personalizzare tutto anche con un mosaico” dicono da Sicis, e queste giornate di Biennale non possono che confermare tale idea.
Museo Nazionale - Felice Nittolo, Geografie a ritroso
UNA CITTÀ IN FESTA
Oltre alle due mostre principali, infatti, tutta la città è in subbuglio. E allora ecco i Chiostri Francescani a ospitare Opere dal Mondo, una selezione di lavori di artisti internazionali in collaborazione con AIMC (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei), mentre alla Manica Lunga della Biblioteca Classense ha sede la quarta edizione di GAEM Giovani Artisti e Mosaico dove giovani artisti under 40 si avvalgono della tecnica musiva in modo tradizionale o sperimentale e altri progetti ancora. Amata e frequentata da generazioni anche lontane tra loro, la Classense restituisce proprio in questi giorni alla città la sua storica Sala dei Mosaici dopo il restauro, e nelle sale della Sezione Holden ospita la mostra “People pop” con le opere dei ragazzi dei laboratori didattici curati da Dimensione Mosaico, e un‘installazione della LEGO intitolata “Colombe che si abbeverano”. Dai primi di novembre nell’Aula Magna della Biblioteca è in programma anche la mostra “L’Accademia e la sua storia; leggere il mosaico”.
Tra gli innumerevoli appuntamenti che animano la città a partire da sabato 7 ottobre segnaliamo anche la mostra “I mosaici ‘neri’ di Ravenna”, un progetto innovativo del Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat realizzato con Artificio Digitale e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna: presso il Museo d’Arte si sono resi accessibili i mosaici qui ospitati per non vedenti o ipovedenti.
Dis-Ordine a Port'Aure
Non si gira solo per musei e strutture ufficiali dell’elegante e aperta Ravenna: tutti gli artisti della città sono invitati ad aprire i propri atelier con varie mostre sul tema “Inferno in bottega. La Commedia di Dante alla luce del mosaico”, tema ispirato chiaramente all’ultima parte di vita che il sommo poeta passò proprio qui. Gli studi, le botteghe e gli atelier degli artisti ravennati saranno aperti anche la sera grazie all’itinerario “Dal Museo alla Bottega”, una passeggiata al tramonto alla scoperta del mosaico contemporaneo e delle botteghe artigiane. Tra le varie conferenze, incontri e attività organizzate anche per i più piccoli, da non perdere la copia del mosaico della Madonna in Trono della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, appena restaurata ed esposta presso il Museo TAMO dal 14 ottobre al 26 novembre.
Francesca Frabbri, alberi di luce
 
“RAVENNA MOSAICO” - INFORMAZIONI, LUOGHI E ORARI
- Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna, via di Roma 13. Tel. 0544.482477: www.mar.ra.it. Orari: martedì-domenica, ore 9-18. Qui si trovano le mostre “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi” e “I mosaici ‘neri’ di Ravenna”. Biglietto ridotto per i soci Tci.
- Palazzo Rasponi delle Teste, piazza Kennedy 12; www.sicis.com. Orari: martedì-domenica 11-18, ingresso libero. Qui si trova la mostra  “Sicis-Destinazione Micromosaico”.
- Biblioteca Classense, via Baccarini; www.classense.ra.it. 8 ottobre-26 novembre (presso la Manica Lunga). Orari: martedì-venerdì ore 10-13 e 15-18. Sabato e domenica, 10-18. Lunedì chiuso. Ingresso libero. Si trovano le mostre (hanno orari diversi, vedi sito della Biblioteca): “GAeM Giovani Artisti e Mosaico”, “Il pasto bianco”, “Fabulae. Le storie dell’Accademia, la storia dell’Accademia”, “L’Accademia e la sua storia: leggere il Mosaico” e “People Pop”.
- Chiostri Francescani, via Dante Alighieri 2; www.ravennamosaico.it. 8 ottobre-26 novembre. Orari: martedì-venerdì ore 10-13 e 15-18. Sabato e domenica, ore 10-18. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
- Museo Nazionale di Ravenna, via San Vitale 17; www.polomusealeemiliaromagna.beniculturali.it. Orari: martedì e dal giovedì alla domenica: ore 8.30-19.30. mercoledì ore 8.30-13.30. Lunedì chiuso. Ingresso intero 6 euro. Qui si trovano le mostre: “Felice