Nell’immaginario collettivo le vetture con propulsione ibrida sono auto da città, come testimonierebbe il grande successo che stanno ottenendo tra i tassisti di Milano e Roma. In più, una diffusa vulgata tecnica che affolla le pagine “motori” di quotidiani, periodici e siti web, attribuirebbe all’associazione tra motore elettrico e propulsore a benzina – questa la base tecnica delle ibride più diffuse come Toyota Prius e Honda Insight - qualità miracolose nel caos urbano ma riscontri disastrosi su statale e in autostrada dove "motore elettrico e batterie sono solo un’inutile zavorra”.

Il riferimento è chiaro: le ibride sono nate negli Usa, dove le highway – teoricamente – sarebbero tutte dritte e perfettamente vuote. E, fedeli a questo credo, continuano a susseguirsi test europei che ricalcherebbero questi risultati. Secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport, bibbia europea dell’auto, la più recente versione della Toyota Prius percorrerebbe in autostrada non più di 11,9 chilometri con un litro; chi si sofferma a leggere i dettagli, però, scopre che il test è stato realizzato sulle Autobahn tedesche senza limiti di velocità e più volte la Prius è stata portata fino a 190 km/h; la media del test extraurbani infatti è di 16,9 km/l.

Più ottimisti gli anglosassoni di Autocar la cui media, sempre per la Prius, è di 16,8 km/l con una punta di 19,9 nei tratti di statale a 50 miglia orarie; per i francesi, su percorso extraurbano il record è dei tester di Quotidien Auto de Le Nouvelle Observateur con 24,4 km/l su un tracciato a saliscendi con limite a 70 orari. Quanto agli italiani, dipende: per Auto (test settembre 2009) la Toyota Prius a 120 orari percorrerebbe 17,7 km con un litro; per Quattroruote (test aprile 2010) in autostrada la stessa vettura ibrida non andrebbe oltre 12,7 chilometri con un litro.

Qui Touring non dispone di piste di prova. Però il 25 febbraio scorso, nell’ambito dei test d’uso che sono serviti a mettere a punto l’inchiesta pubblicata a pag. 18-19 del numero di aprile, ha percorso circa 600 chilometri di autostrada tra Milano e Roma proprio con una Toyota Prius: è quella fotografata a pag. 18. Si tratta di una vettura messa a disposizione della casa, strettamente di serie, targata DY004HJ, con 3081 chilometri sotto le ruote e gommata con pneumatici standard 195/65 R15.

Al volante, per dare maggiore realismo al test, si sono alternati due giornalisti della redazione, l’uno con una discreta esperienza in fatto di ibride, l’altro al debutto nel mondo di queste vetture; in più si è scelto di percorrere metà dell’itinerario in puro manuale (senza ausili di sorta per regolare la velocità) e l’altra metà usando il più possibile il regolatore di velocità automatico con distanziometro radar; sempre per motivi di aderenza alla realtà si è scelto di viaggiare con la lancetta del tachimetro libera di oscillare tra 120 e 130 orari, con una media complessiva rilevata tramite navigatore gps. Ovviamente la modalità Eco di gestione della trasmissione è rimasta sempre inserita.

Il risultato: 19,23 chilometri con un litro a 120 di media sul percorso pianeggiante tra Milano e Bologna e 20 km/l sulla sezione opposta con 118 di media. Sul tratto appenninico la media si è ovviamente abbassata a 94 orari, ma i consumi hanno raggiunto 21,7 chilometri con un litro di benzina. Con buona pace di chi afferma che la tecnologia ibrida sarebbe inefficace in autostrada…

Ah, per i pignoli: la temperatura era di 9° C, il cielo sereno, la partenza è avvenuta alle 8.30 del mattino da San Donato Milanese, così da affrontare condizioni di traffico (cambi di corsia, rallentamenti, sorpassi e co.) il più aderenti possibili alla realtà.

A questo punto la sfida è aperta: se tra i lettori di Qui Touring c’è chi ha dati migliori (o peggiori) da segnalare, saremo ben contenti di prenderli in esame.