Parasimpatico. Un titolo che la dice tutta (o forse lascia molto spazio alla fantasia) sull’evento che, dal 9 novembre al 18 dicembre, aprirà le porte dell’ex Cinema Manzoni a Milano - porte chiuse al pubblico dal 2006. Protagonista assoluta l’artista svizzera Pipilotti Rist, nata Elisabeth Charlotte, che, per la prima volta in Italia, espone in una grande mostra personale, i suoi lavori già passati per il MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi.

I video di Pipilotti sono forme di vita organiche, riprese in luoghi inconsueti e inaspettati: dalle toilette alle bottiglie di liquore, dalle conchiglie alle borsette per signora. Spesso sono anche proiettate su superfici suggestive che coinvolgono gli spettatori in un viaggio che non è solo per gli occhi, ma per tutti i sensi. Proiezioni immense che fanno sentire piccoli, per entrare meglio nelle sue opere, con lo sguardo da lillipuziano, per sorridere o solo rilassarsi avvolti dalle immagini. E il titolo della mostra torna a essere importante perché fa riferimento a quella parte di sistema nervoso che presiede le funzioni corporee involontarie che stimolano la quiete, la digestione, il rilassamento, il riposo e l’immagazzinamento di energia.

Il dialogo con il luogo scelto completa la peculiarità dell’evento. Una tradizione, ormai, per la Fondazione Trussardi quella di trovare luoghi spesso chiusi e riaprirli al pubblico temporaneamente in modalità galleria. In questo caso, la riapertura del cinema Manzoni rievocherà in molti milanesi tanti ricordi di una delle sale più eleganti della città che, inaugurata nel 1953, era sempre all’avanguardia con le tecnologie. Come quando, nel 1955, si dotò, per prima in Italia e terza al mondo, del Cinerama, il sistema di proiezione panoramico su tre schermi. La storia e la contemporaneità dialogano finalmente e gratuitamente.