Più giovani rispetto alla media, di classi sociali elevate, provenienti soprattutto dal Centro (Lazio in particolare) e dalle grandi città, grandi utilizzatori di internet e viaggiatori urbani. Queste le caratteristiche emerse da uno studio del Comitato regionale del turismo di Parigi e Ile-de-France effettuato lo scorso anno su un campione di italiani che erano stati nella capitale francese in vacanza. Quasi la metà degli intervistati (il 45 per cento) non era alla sua prima volta a Parigi e il 22 per cento c'era stato nel corso dei 5 anni precedenti.

Lo slogan di una pubblicità di qualche anno fa diceva “L'immagine è tutto” e per Parigi l'immagine non è senza dubbio tutto, ma è quella che smuove milioni di turisti a raggiungerla ogni anno e in tutte le stagioni. Le parole più citate per identificare la capitale francese sono: cultura, monumenti, musei e poi il romanticismo, l'atmosfera e lo charme. Proprio queste ultime tre la rendono così diversa dalle due dirette concorrenti Londra e Barcellona. Cultura ed emozione, due peculiarità uniche, sono quelle che stimolano gli italiani alla partenza tanto che il 39 per cento degli intervistati dice che ci è andato per i musei e i monumenti e il 24 per cento perché è una città che fa sognare. Una volta atterrati (il 66 per cento la raggiunge in aereo), vanno a vedere la Tour Eiffel (74 per cento), il museo del Louvre (67 per cento), Notre Dame (65 per cento), l'Arco di trionfo (52 per cento) e il Sacré-Coer di Montmartre (44 per cento). La permanenza media è di 4,7 notti con una spesa a persona di circa 600 euro. Un viaggiatore interessante quindi, che spende, visita molti luoghi e vorrebbe tornarci.

Lo studio francese identifica sei gruppi di italoviaggiatori diretti a Parigi: gli amanti del patrimonio culturale (23 per cento), persone adulte, colte che prenotano attraverso le agenzie di viaggio; i visitatori dei parchi di divertimento come Disneyland (20 per cento), che sono giovani famiglie e si organizzano online; gruppi organizzati (19 per cento), spesso alla prima esperienza parigina; gli appassionati di eventi e spettacoli (17 per cento), gli amanti della cultura francese (12 per cento); i parigini d'adozione (9 per cento), viaggiatori urbani abituali e indipendenti. Anche dal punto di vista geografico le reazioni degli italiani sono diverse: quelli del Nord-est soggiornano più a lungo, quelli che si dichiarano più soddisfatti sono gli italiani del Sud, mentre quelli del Nord-ovest vogliono ritornarci entro uno o due anni.

La conclusione della ricerca è semplice: gli italiani sono turisti preziosi, che spendono e amano Parigi tanto da tornarci più volte possibile. Non ci sono crisi o noia che tengano, la capitale francese è un magnete naturale senza tempo e senza età (per questo sul numero di dicembre di Touring ve la racconteremo attraverso una doppia lente, culturale ed emotiva).