L'argomento del consumo di suolo è sempre più discusso, ripreso in questi giorni nelle prime pagine dei giornali anche a causa delle continue alluvioni che devastano il nostro Paese. La continua espansione del terreno urbanizzato a scapito dell'aree agricole con la conseguente cementificazione, si sa, sta impedendo il naturale assorbimento delle acque piovane da parte del suolo con le conseguenze che ahimé sappiamo.
Ne consegue che i terreni agricoli vanno tutelati e difesi e soprattutto mantenuti. Fanno parte del paesaggio. Anzi, per certi versi sono il vero paesaggio d'Italia, quello che gli stranieri hanno in mente. Strade polverose delimitate da filari di cipressi, campi coltivati a teano, borghi storici sui cocuzzoli...
 
UN FUTURO SOSTENIBILE
Il Touring, o meglio la rivista Touring solo nel numero di settembre 2012 titolava in copertina “I custodi de paesaggio – La via italiana alla terra”. Era per annunciare un'inchiesta sul ritorno dei contadini, alla rinascita dell'agricoltura. “Giovani e non scelgono di lavorare i campi e farsi interpreti di una nuova idea di futuro: sostenibile, anticrisi e no ogm” diceva in sintesi l'inchiesta.
Ermanno Olmi, intervistato in quel numero diceva: “Dobbiamo smettere di umiliarli e tornare a renderli protagonisti della nostra vita, Solo così potremo reciperare il legame fondamentale con la nostra madre terra”.
La stessa Claudia Sorlini, docente di Agraria all'università di Milano e vicepresidente del Touring afferma che l'agricoltura sostiene la biodiversità e produce paesaggio.In poche parole il contadino tutela i luoghi e costruisce il paesaggio non per folclore, ma per tenere viva un'economia.
 
IL CONVEGNO A LECCE
Tutto ciò detto per salutare con soddisfazione il convegno Paesaggio e agricolture che ha luogo il 28 novembre a Lecce, organizzato dall'Aiapp (Associazione italiana architettura del paesaggio).
Il convegno, moderato da Mariavaleria Mininni, vede la partecipazione di numerosi relatori, tanto che è stato programmato per l'intera giornata. Segnaliamo tra le relazioni: Il potenziale culturale dell'agricoltura urbana di Paola Nella Branduini; Rigenerazione del paesaggio agrario mediterraneo: l'esperienza degli orti extra moenia di Ostuni di Tommaso Giorgino; Le politiche agricole e le ricadute sul paesaggio, di Paola Santeramo; Vigneti e colline: un paesaggio che cambia (in Veneto) di Alberto Ballestriero.
Al termine delle relazioni, conversazione aperta alla ricerca di una nuova etica del paesaggio rurale con amministratori provenienti da Puglia, Veneto e Valle d'Aosta.
Conclude i lavori Edoardo Winspeare, regista e sceneggiatore.
 
 
INFO
Convegno Paesaggio e agricolture, 28 novembre, ore 9.30-19
Ex Convitto Palmieri, piazzetta Giosué Carducci angolo via Cairoli, Lecce
Info: tel. 333.2626243; www.aiapp.net