Questa è una delle notizie dedicate ai XXXI Giochi Olimpici, che si svolgono a Rio de Janeiro (Brasile) dal 5 al 21 agosto. Ecco i nostri approfondimenti:
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È innegabile: chiunque quando sente parlare di Rio de Janeiro accenna automaticamente un sorriso e tra le labbra sussurra un sognate «però». Dove quel «però» andrebbe tradotto in «però, non sarebbe male andarci». Il 5 agosto (ma in Italia l’accensione della “fiamma” sarà già il 6, un quarto d’ora dopo la mezzanotte, visto che ci sono da aggiungere le 5 ore di fuso orario), si apre la XXIesima edizione dei Giochi Olimpici che fino al 21 agosto si terrà nella ex-capitale del Brasile.

L’occasione per scoprire quella i carioca senza modestia chiamano «a Cidade Maravilhosa», una delle città più belle del mondo, quanto meno per clima, posizione geografica e atmosfera. Poi certo ci sono tutte quelle cose di Rio che non possono certo passare inosservate, dal traffico folle alla confusione generale, dalla disparità sociale diffusa alla criminalità abbondante fino, non ultima, la peggior crisi economica dagli anni Trenta. Ad ogni modo: andateci e decidete voi se è la vostra città ideale. Di certo per due settimane abbondanti Rio, la prima città del Sud America a ospitare le Olimpiadi, sarà il centro del mondo e proverà a far dimenticare quel che non funziona. Per due settimana sarà «toda joia, toda beleza».

LE GARE OLIMPICHE
Dal 5 agosto al 21 verranno aggiudicate 306 medaglie d’oro in 28 sport, divisi in 42 discipline e innumerevoli categorie per peso, sesso e specialità. La prima medaglia assegnata sarà quella della prova su strada di ciclismo maschile, il 6 agosto dalle 14.30. Ultima – come di consueto – la pallavolo, la sera del 21 agosto.

Quasi 11mila gli atleti iscritti, da 206 Paesi, tra cui sotto la bandiera a cinque cerchi gli “atleti olimpici rifugiati” e quelli “indipendenti”. La comitiva più numerosa sarà quella statunitense, 555 iscritti, la più piccola Tuvalu, che si presenta con un solo atleta, così come Afghanistan, Kiribati e il sultanato del Brunei. Quasi 300 gli atleti italiani. Oltre sei milioni i biglietti per assistere alle diverse competizioni. Se ne trovano ancora, visto che è stato venduto solo l’80 per cento dei tagliandi. Non solo per le discipline minori, ma anche per l’ambitissima finale dei 100 metri piani.

GLI IMPIANTI

Per la prima volta tutte le competizioni si terranno nella stessa città. Unica eccezione le partite del torneo di calcio, che iniziano il 3 agosto e si disputeranno anche a Belo Horizonte, San Paolo, Manaus, Salvador e nella capitale, Brasilia.

A Rio de Janeiro gli impianti sono stati concentrati in quattro zone, alcune piuttosto centrali come Maracanã (nella foto sotto) e Copacabana, altri più periferiche, come Barra da Tijuca nella zona Ovest della città, sempre in riva all’Atlantico, dove sul terreno che ospitava l’autodromo cittadino è stato costruito anche il villaggio olimpico e il parco Olimpico. Più defilata, a nord, la zona di Deodoro, dove sono stati allestiti alcuni impianti temporanei per sport non certo amati dai brasiliani, come l'hockey su prato.

Alcuni sport avranno come sede scenari iconici di Rio de Janeiro: veri e propri monumenti della città carioca. Così i tiratori d’arco non certo abituati al grande pubblico scoccheranno le loro frecce all’interno del Sambodromo di Rio (nella foto sotto), abituato a ospitare le sfilate del Carnevale di Rio. Dato il contesto c’è da vedere se si riuscirà a mantenere il silenzio. E nel Sambodromo, costruito nel 1984 su progetto dell’architetto Oscar Niemeyer, arriverà anche la maratona.
Mentre le finali del torneo di calcio, neanche a dirlo, verranno ospitate al Maracanà, che sarà anche la sede delle cerimonie di apertura e chiusura. Sempre iconico, ancorché naturale, il paesaggio che farà da contorno alle gare di beach volley, che verranno ospitate nello stadio temporaneo allestito sulla spiaggia di Copacabana (vedi foto sopra, con l'impianto in riva al mare).

Mentre le gare di canoa si terranno nella laguna Rodrigo de Freitas (nella foto sotto), a un passo dalle spiagge di Ipanema, e quelle di triathlon e quelle di nuoto in mare aperto intorno al forte di Copacabana. Le gare di atletica, di norma tra le più seguite delle Olimpiadi, si terranno allo stadio Engenhão, normalmente lo stadio che normalmente ospita le partire del Botafogo, una delle tante squadre di Rio de Janeiro.

Molte delle istallazioni sportive costruite a Barra da Tijuca – le Arene 1,2,3, nella foto sotto – verranno riadattavate a giochi conclusi per diventare parte del Centro Olímpico de Treinamento do Brasil, il grande centro sportivo destinato a diventare il campus di allenamento di tutti gli atleti olimpici brasiliani delle prossime generazioni. La zona che ospita il villaggio olimpico è nota anche Ilha Pura: costato quasi un miliardo di dollari a Olimpiadi concluse dovrebbe diventare una imponente centro residenziale di lusso da oltre 3mila appartamenti. Ma questo avverà da fine settembre, dopo la conclusione delle Paralimpiadi. Adesso è soltanto tempo di pensare ai Giochi.