È una prima mondiale. E per quanto già più volte annunciata con (non poca) enfasi, l'inaugurazione del bike-sharing elettrico  catapulta Milano in vetta a tutte le classifiche di settore nel campo della mobilità sostenibile e condivisa. Ma, al di fuori del fatto che il brand BikeMi si trasforma in eBikeMi, di che cosa si tratta? In occasione di Expo il servizio di bike sharing di Milano – forte di 3.600 biciclette convenzionali e 200 stazioni, più di 30mila abbonati annuali e 2,4 milioni di utilizzi/anno – amplia il parco delle due ruote con mille biciclette in più, a pedalata assistita. E aggiunge anche una quarantina di stazioni extra, in gran parte disseminate lungo il percorso tra il centro città e il sito di Expo 2015.
LA VERA INNOVAZIONE
Dov'è la differenza rispetto ai tanti sistemi di bike sharing elettrico già attivi? L'integrazione del servizio. Perché al posto di far partire un doppione di BikeMi con le nuove e-bike e nuove rastrelliere, a Milano si è scelta una via differente: aggiornare il software di gestione e rendere disponibili le bici elettriche negli stessi stalli di quelle convenzionali. In pratica: al momento del ritiro, l'utente – ovviamente in funzione della disponibilità – può scegliere tra i due tipi di bicicletta. Per quelle convenzionali (gialle) resta la gratuità per la prima mezz'ora, per le e-bike (rosse) si parte da 0,25 euro per i primi 30 minuti per arrivare ai 3,75 per due ore. E la ricarica? Tutta la gestione del sistema batterie resta a carico di BikeMi che provvede, grazie alla telemetria satellitare, a controllare a distanza il livello di autonomia delle bici elettriche. Ritirando le e-bike scariche e provvedendo a rimetterle in servizio solo quando hanno gli accumulatori al 100 per 100.
LA FESTA DEL 9-10 MAGGIO
Il sistema BikeMi elettrico si è inaugurato sabato 9 maggio con una grande biciclettata collettiva che ha visto un serpentone di bici rosse andare dalla stazione Centrale a piazza del Duomo per l'inaugurazione ufficiale.Sabato stesso, poi, alle 20.30 si è svolta Luci in bici, una pedalata benefica di sei chilometri con percorso protetto, anteprima al tradizionale Cyclopride milanese, svoltosi domenica 10: 16 chilometri di percorso in partenza da piazza del Cannone al Castello per raggiungere la stazione SestoMarelli della M1 e ritorno.
LA POLIZIA A DUE RUOTE
Prima italiana anche per la Polizia milanese: in questi giorni, infatti, è cominciato il servizio sperimentale di alcuni agenti incaricati di pattugliare in mountain bike l'area di via Montenapoleone e delle strade dello shopping. In occasione di Expo, ai tradizionali “ghisa” in bicicletta che da sempre svolgono i servizi di Polizia Locale nei quartieri, a tutela dei milanesi e dei turisti in visita alla città sono in azione anche agenti della Polizia di Stato ben allenati che, in sella alle mountain bike, possono spostarsi più agilmente in mezzo al traffico e inseguire velocemente eventuali borseggiatori o rapinatori.