Certo, costa poco: un pastel de Belém, il tipico tortino portoghese a base di albume, panna e zucchero spolverato con una passata di cannella e zucchero a velo, a Lisbona si paga 1,05 euro. Ed è squisitissimo, perché è leggero al punto che ne avremmo mangiati altri dieci: soprattutto quelli dell'Antigua Confeitaira, attiva dal 1837, che li prepara con una ricetta ancora oggi segreta. Ma anche un biglietto della metropolitana che collega l'Aeroporto Delgado fino a poche centinaia di metri dalla centralissima Praça do Comércio, si acquista per soli 1,40 euro.
Il paragone fra i prezzi della capitale europea più occidentale e quelli di casa nostra è tutto a favore del Portogallo. E consente di togliersi sfizi goduriosi, perché la stessa tariffa che a Londra si paga per un'anonima stanza arredata con poco, a Lisbona permette di alloggiare in un palazzo settecentesco, con libreria all'ultimo piano, terrazza vista fiume e un delizioso giardino interno per la colazione: di sicuro, il nostro soggiorno presso il As Janelas Verdes resterà a lungo nella nostra memoria.
Pasteis de Belem, foto Maria Spezia

Ma i conti più leggeri non sono l'unico motivo valido per vistare la capitale portoghese. La sua natura di "limite" d'Europa, oltre al quale c'è solo la distesa oceanica, è sempre stata tradotta in una sorta di slancio verso il mondo nuovo, dal carattere quanto mai giovane ed evoluto.

La statua del Cristo Rei, a imitazione di quella di Rio de Janeiro, o il Ponte del 24 Aprile che ricorda il Golden Gate di San Francisco, o ancora l'Elevador de Santa Justa, torre che consente di guardare ciò che c'è più in là da un'altezza di 45 metri, sono tutti indizi di un atteggiamento "propulsivo" nei confronti di ciò che esiste al di fuori dei confini cittadini: tutto il contrario dell'indole protezionistica che hanno sviluppato le città medievali continentali.
Le recenti vicissitudini economiche non hanno tarpato le ali a quello che può considerarsi il "senso comum" della città. Questo gusto per ciò che è "oltre" e moderno dal 2009 si è espresso con Gao (Galeria de arte urbana), progetto comunale che ha fatto fiorire graffiti vivaci su tantissimi muri ed esaltato il gusto locale spiccatamente grafico, già presente nelle cornici a contrasto delle finestre, nella pavimentazione a tessere bicolori, nel packaging di prodotti popolari come le conserve di sardine. Per di più, il clima è benevolo: nelle giornate di sole (qui splende circa 2.800 ore l'anno) si fa colazione all'aperto anche in gennaio senza necessità di una stufa da esterni e si visita il Jardim Botánico da Ajuda vedendo pochissimi rami spogli. Ecco perché Lisbona si presta a meta di viaggio anche per Capodanno e nei mesi più freddi. Vi diamo qualche consiglio in merito.
1. GRAÇA, HOTEL E NEGOZI
Si chiama 1908 Lisboa Hotel ed è stato inaugurato il 30 dicembre 2016: a chi piace festeggiare la fine dell'anno con qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo, questo albergo (nella foto) offre un connubio speciale di storia e modernità. L'hotel nasce infatti dal recupero di un antico palazzo, premiato nell'anno che oggi dà il nome alla struttura ricettiva e disegnato dall'architetto Adães Bermudes, tra i maggiori esponenti dello stile Liberty locale.

Intorno all'edificio, nel quartiere ottocentesco della Graça, regna lo stesso fermento che ha promosso il restauro della costruzione di Bermudes: è modernissimo l'arredamento di Topo, nome che in portoghese indica il top dell'edificio in cui oggi un ristorante bar offre una vista spettacolare sia al coperto sia dalla terrazza. Nel 2013 invece è stato inaugurato A Vida Portuguesa, negozio dedicato a prodotti nazionali del miglior design per casa, abbigliamento, giardinaggio. La particolarità del suo merchandising ci ha consentito di acquistare souvenir per gli amici senza timore di regalare un doppione.

2. PRAÇA DE COMERCIO, CENONE E FUOCHI
I tradizionali fuochi di fine anno di Lisbona sono una specie di istituzione: soprannominati Bing Bang, si possono ammirare da tanti punti della città, perché sono così fastosi da illuminarla quasi tutta. A noi però il posto migliore sembra la Praça do Comércio, perché i tavolini all'aperto dei suoi ristoranti consentono di gustarsi lo spettacolo in comodità. Qualche nome? Populi ci è piaciuto molto per i piatti tradizionali come il pastel de bacalhau (crocchette di baccalà arricchite con patate, uova e cipolla), così come il Can the Can, perché usa come base per piatti gourmet il pesce in scatola e ha un arredamento tutto in tema.
Nella piazza è eretto, come sempre, l'albero di Natale più alto d'Europa (oltre 30 metri): non è che l'allestimento più appariscente, perché ne sono stati disposti altri in diversi angoli della città. Quelli che abbiamo apprezzato di più sono quelli di Largo do Intendente Pina Manique, decorati con materiali riciclati come vecchi Cd e bottiglie vuote, ma non per questo meno scenografici. Completano le iniziative di fine anno anche i mercatini natalizi, presenti da tre anni nella capitale portoghese in diversi punti ma ancora di carattere estemporaneo, così come i tanti cori orchestrati in strade e cortili.
Alberi di Natale in Largo do Intendente Pina Manique, foto Maria Spezia
3. IL MAAT, MUSEO D'AVANGUARDIA
Se mancate da Lisbona da qualche anno, non potrete perdervi il Maat, lo spettacolare Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia che ha aperto le porte nell'ottobre 2016 (ne avevamo parlato in questa notizia dedicata). Quest'inverno la mostra per eccellenza si chiama "Electronic Superhighway" e riunisce oltre cento pezzi per mostrare l'impatto delle nuove tecnologie e di internet sugli artisti da metà anni Sessanta a oggi. Non è l'unica: fino a febbraio sono molte le esposizioni grandi e piccole - c'è da che perderci una giornata, tra i video di José Carlos Texeira (On exile) e le installazioni di Grada Kilomba (Secrets to tell).
Pynchon Park, foto Maria Spezia
 
4. LA CUCINA DELLE FESTE
Non solo baccalà: in occasione delle feste di fine anno la cucina portoghese serve piatti come il tacchino farcito che abbiamo gustato, dopo una zuppa di castagne, presso il lussuoso Pestana Palace. Mentre al ristorante Flores do Bairro servono un delicatissimo tortino di pernice con vinagrette di melograno e guarniscono un pudding di riso con gelato alla zucca. E la Cervejaria Trindade offre magnifiche bistecche in salse a base di birra.
Ma dobbiamo ammettere che siamo del tutto capitolati, nella Confeitaria Nacional, di fronte al bolo rei, ciambella tipica del Natale (nella foto) specialissima per il sapore: non troppo dolce ma ricco di canditi e vari tipi di frutta secca nell'impasto. Ce n'è di che decidere di trascorrere sempre a Lisbona i primi giorni dell'anno.
INFORMAZIONI
- Per tutte le informazioni prima e durante il viaggio, il portale cittadino del turismo è www.visitlisboa.com, anche in italiano.
- Per arrivare a Lisbona, ottimi i collegamenti aerei con Tap (www.flytap.it) da Roma Fiumicino, Bologna e Milano Malpensa. TAP recentemente ha lanciato Time to Think, un nuovo servizio per chi desidera acquistare i biglietti sul sito: u passeggeri TAP possono avviare il processo di prenotazione del biglietto, secondo la tariffa desiderata, per poi avere a disposizione fino a 48 ore di tempo per decidere se finalizzare l’acquisto. Servizio a pagamento non rimborsabile: € 5 per i voli a corto raggio, per passeggero. 
- Da portare con sé le guide Tci dedicate: la Guida Verde Lisbona e la cartoville Lisbona, acquistabili anche online a prezzi scontati. 
- Hotel citati nell'articolo: As Janelas Verdes (asjanelasverdes.com) e 1908 Lisboa Hotel (www.1908lisboa.com).
- Ristoranti e negozi citati nell'articolo: Antigua Confeitaira (http://pasteisdebelem.pt), Topo (www.topo-lisboa.pt), A Vida Portuguesa (www.avidaportuguesa.com), Populi (www.populi.pt), Can the Can (www.canthecanlisboa.com), Pestana Palace (pestanapalacelisbon.com), ristorante Flores do Bairro (http://bairroaltohotel.com), Cervejaria Trindade (www.cervejariatrindade.pt), Confeitaria Nacional (www.confeitarianacional.com).