Sapete tutti che cosa è l'enrosadìra (con l'accento sulla i)? È un termine ladino, la lingua antica delle popolazioni delle Dolomiti che sta ad indicare il fenomeno delle pareti rocciose che si tingono di rosso al momento del tramonto.

Il fenomeno dell'enrosadira trova ragione nel fatto che il carbonato di calcio e di magnesio della dolomia fa si, che al tramonto le montagne si accendano di un colore rosso intenso. Le pareti rocciose sviluppano colori che vanno dal giallo chiaro al rosso fuoco, per poi virare in vari livelli di rosa e viola, fino a scomparire nel buio della notte.

LA LEGGENDA DI RE LAURINO
Lo spettacolo dell'enrosadira all'alba o al tramonto è davvero suggestivo e merita d'essere conosciuto, apprezzato e goduto da chi trascorre le vacanze sulle Dolomiti. Intanto bisogna sapere che è legato a una leggenda ladina che racconta di un re, Re Laurino e del suo giardino delle rose, ossia il Rosengarten, in italiano il gruppo del Catinaccio. La bella figlia del Re, la principessa Ladina, un giorno mentre curava il suo roseto fu rapita dal Re Latemar.
Il padre affranto per il rapimento si disperò e morì di crepacuore, ma prima di esalare l'ultimo respiro maledisse le rose che avevano rivelato la posizione del suo regno e avevano causato il rapimento della principessa. Poi, dopo aver ordinato che le rose non fiorissero mai più né di giorno né di notte, spirò, ma si dimenticò dell'alba e del tramonto. Da allora le pareti del Catinaccio si tingono di rosa al principio e al termine di ogni giorno.

DOVE VEDERE L'ENROSADIRA SULLE DOLOMITI
Ma dove andare per ammirare queste bellezze della natura? I luoghi per ammirare le pareti dolomitiche che s'incendiano sono davvero tanti.
 
Intanto da Pozza di Fassa all'alba si ammira il Catinaccio indorato dal primo sole, oppure dall'alpe di Siusi si ammirano lo Sciliar e il Sassolungo al tramonto. Spettacolare anche da Campitello di Fassa il tramonto sul Sass Pordoi e dal passo Rolle, sempre al tramonto, il Cimon della Pala. Le Tre Cime di Lavaredo si indorano al tramonto dalla Val di Landro, come i Cadini dal lago di Misurina, le Pale di San Martino da San Martino di Castrozza, il Pelmo da Forcella Staulanza e il Civetta all'alba dalla valle di Zoldo.
Come si può capire i luoghi che offrono lo spettacolo dell'enrosadira sono davvero tanti. Essenziale trovare una giornata limpida in modo che il sole, che sia l'alba o il tramonto possa esprimersi al meglio e “incendiare” con i suoi raggi, le pareti delle montagne più belle al mondo - le Dolomiti, appunto. Non a caso da qualche anno riconosciute come Patrimonio dell'umanità.