Il nostro Paese è ancora in grado di riservare sorprese dal punto di vista archeologico nonostante sia stato studiato in lungo e in largo da secoli. Certo non ci riferiamo a reperti etruschi o romani, ma a testimonianze d'epoca preistorica dell'area alpina. Qui, in Ossola, la scoperta è recente, risale infatti a pochi anni fa, anche se è stata sempre in vista, in un bosco. Si tratta dell'area megalitica di Varchignoli, a monte di Villadossola (Vb), all'imbocco della Valle Antrona.

Nel bosco, si trovano dei poderosi muraglioni in pietra a secco alti 5-6 metri che sostengono i terrazzamenti sui quali l'uomo preistorico coltivava la vite. Le terrazze, oggi occupate dal bosco, esposte a mezzogiorno, sono raggiungibili attraverso strette scalette di pietra ricavate nella struttura del muro e caratterizzate da grosse lastre infisse nei muri. Questo spesso ospita delle camere sotterraneee a nicchia, di varia forma, che sono l'elemento più caratteristico dell'intera area megalitica; gli archeologi ritengono abbiano avuto una funzione sepolcrale o culturale. Altre strutture all'interno del muro sono i cunicoli di drenaggio dell'acqua piovana. Si ritiene che l'area sia sorta attorno al XIII secolo a. C.

Per visitare l'area megalitica di Varchignoli, accessibile a tutti camminando in salita nel bosco, occorre raggiungere l'abitato di Villadossola e da qui imboccare la strada per la Valle Antrona fino all'abitato di Boschetti, dove, oltre a un posto di ristoro, si trova un piccolo museo locale che illustra l'area megalitica. Da Boschetti parte il sentiero che in breve porta ai primi muraglioni in pietra di Varchignoli.