Nutrire il pianeta energia per la vita è un tema troppo grande e troppo importante perché rimanga confinato all’Expo di Milano. Certo, l’Esposizione universale è un evento mondiale, che darà grande visibilità e durerà sei mesi. Ma finirà. Mentre la fame nel mondo, le tonnellate di cibo sprecato, la difficoltà di accesso alle risorse per molte popolazioni restano e resteranno, in futuro.
La Carta di Milano si occupa di questo. Di assumersi responsabilità sul presente e sul futuro, di operare per tutelare le generazioni future, di impegnarsi in politiche che abbaino come obiettivo finale e fondamentale equo accesso al cibo per tutti.
“La Carta si rivolge a cittadini, imprese, società civile. sarà tradotta in 19 lingue e potrà essere sottoscritta da tre miliardi e mezzo di persone” ha spiegato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina alla presentazione ufficiale, avvenuta il 28 aprile a Milano. Fra i presenti – e primi a sottoscriverla – l’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il regista Ermanno Olmi che ha presentato il cortometraggio dedicato “Il pianeta che ci ospita”.
La Carta di Milano sarà il lascito immateriale dell’Expo, l’impegno nostro e del mondo per il mondo.
Potete leggerla, firmarla e condividerla su carta.milano.it.